Pagine dal diario di Eva sensi

“Da quando i nematodi hanno cominciato ad aggredire gli esseri umani, tengo sulla scrivania del mio laboratorio una riproduzione del dipinto di Hans Baldung Grien: Eva, il Serpente e la Morte.
Il serpente tentatore è l’immaginazione, che si presenta a Eva (la sensualità o la sensibilità), la quale corrompe Adamo (la ferrea volontà della coscienza).

I nematodi hanno spezzato la struttura di questo antico schema psichico: l’immaginazione creatrice va castigata perché la sensualità peccaminosa non deve turbare la volontà adamantina maschile.
Abbiamo fatto dire al nostro Dio: “ Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. (Genesi 1, 26).
Soggiogare la terra, dominare gli animali, asservire la natura e sfruttare fino all’ultima risorsa il regno animale, vegetale e minerale.
E così: castigare la nostra immaginazione, reprimere e sentire inaffidabile e sbagliata la nostra sensibilità.
L’uomo dispone della natura come il creatore dispone della sua creatura.
Ora i nematodi hanno soggiogato l’uomo e la natura si serve dello stesso antropoide per eliminarlo dal gioco dell’evoluzione.
Ci vogliono imprigionare in un eterno ritorno di vita, sesso e morte.
Oscena, sacrilega, blasfema sacralizzazione del reale.
Per affrontare questa minaccia dobbiamo sottoscrivere un patto col Serpente ed entrare in un universo dove tutto viene rovesciato; l’immaginazione  corporea e sensibile che conduce all’analogia universale, invece che messa in fuga viene coltivata, ornata, applicata: ci si offre in pasto ad essa per battere i nematomorfi.
Cerchiamo quello che Baudelaire definiva: “l’anima che getta una luce magica e sovrannaturale sull’oscurità naturale delle cose”.

Dal diario di lavoro di Eva Sensi, ricercatrice biologica.

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