27/11/14

Fratelli

di Luce Dallombra

Paolo stava acquattato dietro la porta di camera sua, l’orecchio teso a percepire il minimo rumore.
Erano soli in casa, presto avrebbe sentito i passi di suo fratello Manuel sulle scale.
Quel rumore… uno dei tanti  volti della paura.
Pensò ai  compagni di scuola, che non sapevano nulla del suo inferno, al contrario, pensavano fosse  un privilegiato, perché era il piccolo di casa, il cocco di mamma e papà.
Il figlio bello. Serrò le labbra in una smorfia di disgusto.

Ormai era solo questione di tempo: ogni volta che i genitori li lasciavano soli, il copione si ripeteva con lugubre esattezza.
Prima di uscire ripetevano le solite, dovute raccomandazioni a suo fratello, il primogenito, mentre lui se ne stava in disparte con gli occhi bassi:

“Manuel, noi andiamo”
“Sì, mamma”
“Mi raccomando, stai attento a tuo fratello, vedi che non si faccia male.”
“Sì, mamma”
“E ricordati che sei il più grande. Dai il buon esempio”
“Sì, papà”

25/11/14

L’artista allo specchio: Rembrandt

di Bruno Corino


Se la morte palpitasse nel mio cuore avrebbe sicuramente il tuo volto, mio pittore: un volto oscuro, eppure ridente! Un volto solcato da ombre, ma segnato anche da una luce eterna, la stessa che ho visto nei tuoi occhi, allo specchio, mentre tu la dipingevi nella tua tarda primavera.
Con i mano i pennelli, una tavolozza sporca di colori, una stecca, tu ci parli, tu, che con le parole sei sempre stato impacciato. Ci parli attraverso i secoli, attraverso quel grande specchio della vita, che implacabilmente ti restituisce i segni del tempo. Non sembri nemmeno appartenere al tuo tempo, alla tua epoca. Nemmeno ai tuoi contemporanei. Sembri appartenere soltanto alla tua pittura, alla tua arte.